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Leggere la scheda “il romanzo del Novecento”

Proust:

È uno scrittore che appartiene all’alta borghesia francese, Il padre era un medico, la madre di famiglia ebrea. Studia diversi autori, tra cui Bergson e si laurea in legge e poi in lettere. Scrive l’opera più importante, Alla ricerca del tempo perduto. È la storia di un uomo dall’infanzia all’età adulta dove il protagonista diventerà uno scrittore e si chiama Marcel, nome dello scrittore stesso, ma non è autobiografica.

Il romanzo ha una trama debole e il filo conduttore è spesso altrettanto debole, a Prouste non interessa la descrizione dei fatti. In uno dei racconti parla delle donne che stanno prendendo i biscotti con il tè, e impiega 10 pagine per descriverlo. La critica ha parlato dell’uso della tecnica delle intermittenze del cuore, ossia descrive nei suoi romanzi la dimensione interiore dell’uomo che non tiene conto della distinzione tra passato, presente e futuro. L’uomo si riconosce per come rielabora il suo passato, per le prospettive del fururo e quello che vive nel presente. C’è una esasperazione dell’idea del tempo perduto e del tempo ritrovato. C’è la memoria volontaria e quella involontaria.

James Joice:

Nasce nella prima metà del Novecento a Dublino in una famiglia povera. Studia all’università ma in realtà non fa per lui, studierà soprattutto da autodidatta. All’età di 22 anni lascia Dublino per vivere in diverse parti dell’Italia, in particolare a Trieste, Roma e Zurigo, per mantenersi fa lezioni di inglese. Muore in Svizzera.

Joice scrive diversi libri:

Virginia Woolf (c’è tutto sulla scheda)

Ha cercato di scrivere attraverso il flusso di coscienza. Fu una delle scrittirici più innovative del suo tempo. Nasce a Londra, è creasciuta in un ambiente di intellettuali ma era una donna con seri problemi mentali. È morta suicida annegando nel fiume nella casa di campagna con delle pietre in tasca. Le muore la madre a 13 anni e comincia ad avere dei disturbi. Di questo scrisse il più grande disastro che sarebbe potuto accadere, altri lutti familiari e gli abusi sessuali da parte dei frstellastri la portarono a questo. Sposò Leonard Woolf, un editore con il quale fondarono il circolo di Bloomsbury. Diversi scrittori frequentavano il circolo tra cui la sorella di Virginia, Vanessa, molti di questi avevano frequentato università prestigiose (Trinity, Cambridge, etc.). Si tratta di intellettuali anticonformisti e alternativi, anche in termini di scelte di vita. Nesuno di loro si allarmava per la presenza di omosessuali e altro. Virginia ha scritto diverse opere, non tutte rispondono al flusso di coscienza. Tra le opere più importanti c’è La signora Dallowey, uno degli esempi più importanti del flusso di coscienza.