/Il-Fascismo

Fine Prima guerra mondiale:

Il 4 novembre 1921, vengono firmati i trattati di uscita, in un treno da aquileia a Roma viene trasportata la salma del milite ignoto. Era la salma di un soldato della prima guerra mondiale, non sappiamo il suo nome, ma è devientato simbolo di tutti i morti della prima guerra mondiale. In seguito venne costruito in piazza Venezia l’altare della patria, come monumento simbolo dei caduti, intitolato a Vittorio Emanuele II. È considerato il monumento sacro per la patria.

Italia nel primo dopoguerra:

L’Italia nel primo dopoguerra pur avendo vinto la guerra dovette fare i conti con una serie di problemi, come tutti i paesi.

Fasci di combattimento:

Nel 1919 nascono i fasci di combattimento. È un partito nuovo, l’uomo di riferimento è Mussolini. Nel 1921 diventano Partito Nazional Fascista, e otterrà il potere nel 1922, con la marcia su Roma dove si determina Mussolini come primo ministro. Viene affidato a lui quindi l’incarico di fondare il nuovo governo. Nel 1922 inizia il ventennio fascista, (fino al 1943). Sono vent’anni dove l’italia viene governata da un unico partito. Si divide in due parti:

Mussolini e i Fasci:

Mussolini era un socialista, direttore dell’Avanti, il giornale del partito socialista. Con il dibattito tra inteventisti e neutralisti è stato sbattuto fuori dal partito. Assunse posizioni sempre più nazinaliste e interventiste. Durante il biennio rosso lui dirigeva “il popolo d’Italia”, un’altro giornale sostenuto dagli industriali. Nel 1919 fonda i fasci, un’organizzazione che, oltre ad essere un movimento politico, aveva anche una mano armata, per diffondere anche con la forza le idee. Portavano camicie nere, erano organizzati in squadre d’azione. Quando c’erano gli scioperi bastonavano i sindacalisti per diffondere le loro idee di tipo nazionalista. Mussolini aveva creato questo partito per diffondere il nazionalismo e l’antisocialismo. I fasci avevano un obietivo: Trasformare i fasci in un partito, per ottenere un ruolo e impadronirsi del potere con qualunque forma e mezzo. Il termine “fasci” viene preso da Mussolini dall’impero romano. Questi erano dei bastoni legati insieme ad un’ascia, e venivano portati per le strade di Roma dai condottieri che avevano vinto in battaglia.

Per mesi i fascisti rimasero un gruppo ristretto che voleva compiere una rivoluzione per i suoi obiettivi, colpendo ogni persona si ribellasse. Erano profondamente appoggiati dai grandi proprietari terrieri e dagli industriali, anche quando li vedevano picchiare uomini a sangue, costretti a bere bottigli di olio di glicino (purgante). Fin dal 1919 colpivano tipografie e giornali, la crocerossa, biblioteche, sindacati, case del popolo, cooperative etc.

Anche se il fascismo usava la forza, i bastoni, l’illegalità etc. è stato votato dagli Italiani. La responsabilità stava nella crisi e nella debolezza dello stato liberale. Giolitti, il re e la chiesa erano convinti di poter usare il fascismo per modificare la realtà, ma nei fatti fu il fascismo ad usare la chiesa, il re e Giolitti. Costoro quindi non si opposero mai in modo determinato. Il consenso è quindi merito del fascismo e delle sue idee, ma l’errore e la diffusione del fascismo deve essere sopratutto attribuita alla strategia sbagliata degli uomini dello stato e della chiesa. Il fascismo si presentò per la prima volta alle elezioni del 1921, all’interno di una coalizione, i blocchi nazionali. Decide di presentarsi alle elezioni non come PNF, ma come coalizione, formata dal PNF e ex combattenti. Ottennero 35 seggi su 504.

Mussolini decide che è arrivato il momento di cambiare la strategia, fare un’azione significativa: la marcia su Roma (1922). I fascisti vestiti con la camicia nera provenienti da diverse città Italiane salgono in treno e si recano a Roma. Il re non dichiara lo stato d’assedio, nella consapevolezza che avrebbe potuto tenere sotto controllo il fascismo. Entrano a Roma, devastano parti della città, uccisero persone e Vittorio Emanuele III nomina mussolini capo del governo. Mussolini diventa capo del governo grazie alla decisione del re.

Fase legalitaria:

Quando Mussolini diventa capo del governo inizia la fase legalitaria:

Elezioni del 1924:

La coalizione che si presentò aveva il nome di ”listone fascista”, formato dal partito fascista, gli ex combattenti, uomini della camere che erano confluiti da altri partiti. Ottenne il 65% dei voti, quindi i 3/4 dei seggi, con la maggioranza assoluta. Questo risultato è stato ottenuto compiendo gravi irregolarità, scoperte da Matteotti, che sparì dopo poco. Dopo questo fatto le istituzioni da liberali sono diventate totalitarie.

Sistemi totalitari: I sistemi totalitari sono solo i sistemi relativi agli anni 20-45. Per età dei totalitarismo intendiamo il fascismo in Italia dal 25, lo Stalinismo in Russia e il Nazzismo di Hitler, anche se quello in Italia era imperfetto. Caratteristiche di questi sistemi:

Fino al 1924 Mussolini ebbe enorme consenso, dava sicurezza alla popolazione. Con l’eccidio Matteotti il consenso iniziava a diminuire, perchè si comprendeva la mano armata e autoritaria del regime, accentuata poi dalla corruzione e i brogli nelle elezioni. A Mussolini non conveniva tenere la fase legalitaria, perchè non l’avrebbe potuta controllare. Addossa quindi al fascismo la responsabilità dell'eccidio Matteotti. Qui avviene il passaggio alla fase totalitaria.

Leggi fascistissime:

Nel 1926 Mussolini emana le Leggi fasistissime, con le quali:

Politica religiosa:

Tra lo stato italiano, nato nel 1860 e lo stato della chiesa non c’era mai stato fino a quel momento un accordo che definisse le competenze, i catteri e autonomia dell’uno e dell’altro. Mussolini riuscì a fare quello che nessun re e ministro era riuscito a fare, i patti lateranensi (1929), dove con papa Pio 11 concordano i rapporti tra stato e chiesa. Sono all’interno della costituzione Italiana all’articolo 7 e 8. Questi prevedono che:

Patti lateranensi nella costituzione: (1948)

Art.7:

"lo stato e la chiesa sono ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani. I rapporti sono regolati dai patti laterranensi che non richiedono procedura di revisione costituzionale."

Art.8:

"Tutte le confessioni religiose sono libere davanti alla legge a patto che non siano in contrasto con l'ordinamento giuridico dello stato."

Nel 1984 i patti lateranensi sono stati modificati e riformati e la modifica più importante trasforma la religione cattolica nelle scuole in religione.

Politica economica:

Mussolini sale al potere quando l’economia italiana si sta risollevando dal dopoguerra, e l’Italia deve restituire a USA e Gran Bretagna i debiti di guerra. Sceglie una politica economica:

Politica estera:

Essendo il fascismo un sistema di tipo nazionalista aveva una politica estera agressiva, Mussolini aveva decide di intraprendere una politica coloniale, per creare un impero coloniale, proseguendo l’azione di Crispi (Libia) e Giolitti (Eritrea e Somalia). L’Italia non ha mai avuto un importante sistema coloniale, non l’ha voluto e non ne è stata capace. Mussolini voleva il controllo sul mediterraneo, nel mare nostrum (come veniva chiamato dai romani). Nel 1936 Mussolini invade l’Etiopia, viene combattuta una guerra con gas, lanciafiamme e bombardamenti che avrà esito positivo.Nel 1936 dichiara l’impero coloniale italiano, l’imperatore è Vittorio Emanuele III e Mussolini ottenne un enorme consenso. La conquista dell’Etiopia e la politica agressiva porterà dopo poco alla seconda guerra mondiale.

Biografia

Mussolini nasce a Predappio In provincia di Forlì. Figlio di una maestra elementare, studiò dai Salesiani e si è diplomato come maestro elementare. Andò in Svizzera e lavorò come manovale e commesso. Era un violinista, si inscrisse al partito socialista, divenne direttore dell’Avanti ma viene cacciato, fonda il giornale ”il popolo d'Italia”, e i fasci di combattimento nel 1919, un movimento anticlericale e antisocialista. Nel 1938 firma le leggi raziali a Trieste per conformarsi a Hitler e stringere un’alleanza con lui. Sposa donna Rachele e ha 5 figli, una nata prima del matrimonio. Aveva tante amanti, tra cui Claretta Petacci, e la moglie ne era a conoscenza. Mussolini aveva una capacità di comunicare alta, parlava con le mani ai fianchi, le persone erano affascinate. Voleva essere visto come un lavoratore, a palazzo Venezia c’era la sede del gran consiglio del fascismo, dove erano presenti molti percorsi sotterranei in caso di fuga. Lasciava la luce sempre accesa per far vedere che lavorava, esibiva il fisico. Lui voleva acquisire gli ideali degli imperatori romani, dicevano mens sana in corpore sano, avevano il mito dell’uomo perfetto. Ha creato la sede del CONI a Roma, con l’anello di statue che riprendono i modelli classici dell’equilibrio. Nel palazzo ci sono frasi scritte da mussolini, che esaltavano il valore della fisicità. La figlia Elda aveva sposato GianGaleazzo Ciano, che viene ucciso da Mussolini. Il figlio Romano è il padre di Alessandra Mussolini.