/Rivoluzione-Russa

Caratteri generali:

La Russia nella seconda metà dell’Ottocento:

La Russia esce sconfitta dalla prima guerra mondiale, a causa sopratutto delle rivoluzioni di febbraio e ottobre 1917. Era impossibile gestire le forze militari, gli approvvigionamenti etc nel fronte interno ed esterno, quindi decide di uscire dalla guerra. Firma la pace di Brest-Litowsky, per la quale dovrà pagare ai tedeschi moltissimi soldi come risarcimento di guerra, rinunciare alla Finlandia, Polonia, Paesi Baltici e l’Ukraina.

Rivoluzione agraria

Nel 1905 i contadini si ribellano alle condizioni in cui vivono e devono lavorare. È una rivoluzione agraria, chiedono una garanzia dei diritti e dei doveri e una più equa distribuzione dei terreni. Questa rivoluzione ha un esito positivo, perchè ricevono più terre, ma non hanno gli strumenti per lavorarle, quindi nei fatti la rivoluzione del 1905 non porta a nulla.

Rivoluzione di Febbraio:

A Febbraio del 1917 nelle fabbriche di Pietrogrado e Mosca si impone uno sciopero Generale. Gli operai si ritrovano nella prospettiva Nevski. L’esercito, controllato dallo zar Nikola II, intervenne per bloccare lo sciopero, ma si rifiutò di sparare sui manifestanti, disubbidendo allo Zar. I manifestanti insieme ai soldati saccheggiarono l’arsenale, cioè il luogo dove lo Zar a San Pietroburgo conservava le armi. Si parla di guerra civile perchè è una parte della popolazione contro lo Zar e i suoi fedeli. Come esito questa rivoluzione ha la nascita della repubblica, quindi un esito positivo. Cade l’impero e nasce la repubblica dove la Duma deve interfacciarsi con lo zar. Grazie a questa rivoluzione nascono i Soviet, ovvero organismi di autogoverno gestiti e voluti dal popolo. Nasce quindi un dualismo di potere, dove il popolo si da un suo autogoverno(soviet di Pietrogrado ) e il governo provvisorio(Zar). Nasce quindi la repubblica all’interno del dualismo di potere.

I soviet sono un autogoverno, sono delle assemblee autonome, una sorta dei nostri sindacati, come i comuni del medioevo. Appartenevano ai Soviet non solo gli operai, ma anche i contadini. Diventano quindi la base e il fondamento della trasformazione della società russa da impero assolutista a repubblica democratica. Volevano una società che tenesse conto i diritti del popolo. Riescono quindi a governare all’interno del dualismo di potere. Sembrava che la rivoluzione di febbraio in Russia dovesse limitarsi ad abolire l’assolutismo dello zar, in nome di una maggiore garanzia dei diritti. In realtà si concretizzò come abolizione di un sistema.

Lenin, che era un uomo politico favorevole alla repubblica arrivò a Pietrogrado dopo la rivoluzione del 1917. Era stato costretto a causa della rivoluzione del 1905 ad andare in Svizzera. Lenin era un esponente del partito social democratico Russo, un partito nato in Russia in questi anni, con una forte componente Marxista e comunista. All’interno di questo partito c’erano due fazioni: i menscevichi e bolscevichi. Lenin è Bolscevico. I Menscevichi volevano applicare le idee del comunismo di Marx in modo moderato, attraverso le riforme, I bonshevicchi invece volevano applicare le idee del comunismo con la Rivoluzione. Volevano eliminare l’idea di stato liberale o borghese, e volevano applicare le condizioni della società comunista. Lenin scrisse un documento intitolato ”le tesi di Aprile” dove enunciò i suoi principi:

Dittatura del proletariato:

Secondo la visione di Marx imprenditori e operai dovevano essere allo stesso livello, abolendo quindi la proprietà privata. In russia c’erano pochissimi operai, quindi Lenin ha applicato le idee di Marx adattandole al contesto. Il proletariato è quindi composto da operai e contadini contro lo zar. È una ditttatura perchè era un Governo senza dialettica, senza controparte, dove il popolo avrebbe dovuto governare da solo. È un ossimoro, perchè il popolo si ribella allo zar, ma la sua modalità di governare è la stessa dello zar. Secondo Marx al governo ci deve essere solo il proletariato. Dittatura del proletariato non prevede il governo di uno solo, ma comunque il proletariato è formato da numerose persone.

La differenza tra democrazia e dittatura del proletariato è che non è prevista la controparte. La democrazia nasce in Grecia, ad Atene, dove era il frutto di un rapporto dialettico tra coloro che potevano discutere al partenone. Se non c’è rapporto dialettico non c’è democrazia.

Rivoluzione di Ottobre:

Lenin sulla base di questo pensiero fa un colpo di stato. Organizza la rivoluzione di Ottobre. Tra la prima e la seconda si diffondono le idee socialista e comuniste, nasce il partito social democratico, si rafforza il pensiero dei bolscevicchi(comunismo). I Bolscevichi guidati da Lenin conquistano il palazzo d'inverno, sede del governo provvisorio zarista. I soviet vedono in lenin una guida e nasce uno stato democratico fondato sui soviet. Nasce la Repubblica Sovietica Russa, una repubblica democratica gestita dai soviet, popolare e comunista. Lenin organizza la dittatura del proletariato, lui è a capo, partito e stato coincidono. C’è quindi un unico stato, la repubblica sovietica in Russia, è uno stato popolare perchè gestito dai Soviet e dal proletariato, ma c’è un unico partito. Lo stato è quindi il partito comunista.

Secondo Lenin il proletariato deve governare lo stato attraverso una rivoluzione, Lenin ammette l’uso della violenza. Anche Hitler, Stalin, Mussolini ammettono l’uso della violenza, perchè per avere un unico partito che coincide con lo stato, senza dialettica devi usare la violenza. Lenin ha una visione Marxista e comunista, però l’applicazione del Marxismo in Russia avviene secondo modalità diverse, perchè non c’era il proletariato. Per Lenin la classe che doveva governare era il proletariato, c’è la dittatura del proletariato, Lenin come Marx afferma il valore dell’abolizione della proprietà privata, perchè è un forma di differenza sociale. Come l’uomo primitivo non aveva la proprietà privata, anche Lenin e Marx valorizzano l’assenza di proprietà privata come requisito fondamentale per una società dove tutti hanno le stesse possibilità e condizioni.

Lenin individua la CEKA, un’organizzazione che ha come obiettivo quello di realizzare il suo programma politico, una sorta di polizia di stato. È un esercito che risponde al partito, quindi allo stato. Le SS, SA e le camicie nere sono l’esercito di Hitler e Mussolini, nati come mano armata del partito. La CEKA aveva gli obiettivi di far rispettare le idee della dittatura del proletariato, e scovare coloro che erano contrari al sistema di Lenin.

Nascita dell’URSS:

Dal 1918 al 1922 in Russia scoppia una guerra civile tra l’armata bianca e l’armata rossa, dove muoiono tantissime persone. È vinta dall’armata rossa e, grazie alla vittoria, nel 1922 nasce URSS, che rimarrà fino al 1991. Durante l’era comunista non c’era l’immigrazione, i barboni, la povertà. Quando cade l’URSS nascono i vari stati, e anche i balcani soffrono di questa situazione. Si crea una povertà enorme. È l’Unione delle Repubbliche Socialiste(comuniste) Sovietiche(da soivet). L’ URSS avrà come presidente Lenin, che muore nel 1924. Il KGB È la derivazione moderna della CEKA, una polizia segreta che aveva come obiettivo di manere inaltetrato il sistema comunista. Putin era un esponente del KGB. Quando Lenin sale al potere egli esercità la ”mossa autoritaria” o lotta al dissenso. Elimina quindi tutte le organizazioni rivoluzionarie(sindacati, partito menshevico) e i Soviet che avevano fatto la rivoluzione furono smantellati. La CEKA eliminò la famiglia reale che venne Giustiziata dopo essere stata imprigionata. Nikola II e la famiglia sparirono nel 1918. Si creò così la dittatura del partito comunista. La Russia è il primo stato, prima di Hitler e mussolini ad usare uno strumento di repressione che erano i campi di lavoro. Coloro che dissentivano erano fisicamente eliminati o collocati nei campi di lavoro. Questa pratica fu usata sopratutto dagli inglesi nei confronti dei sud africani, essendo loro colonia, poi dai russi, che instituirono per gli oppositori politici i campi di lavoro.

Il pensiero comunista sul piano politico prevede assenza di proprietà privata, ugualianza tra le persone, distribuzione dei beni, garanzie uguali per tutti etc. Per un sistema politico comunista è centrale l’economia. Marx dice che lo stato comunista deve occuparsi principalmente dei beni materiali. L’istruzione arriva dopo. È importante avere un lavoro, una casa. In un sistema comunista lo stato deve avere assolutamente il controllo dell’economia, perchè controlla tutto, l’istruzione, sanità etc.

Organizzazione dell’economia in Russia:

Lenin muore nel 1924, e dopo enormi discussioni all’interno del partito viene eletto Stalin.

Stalin e il Totalitarismo:

Stalin è l’uomo del totalitarismo, un fenomeno storico e politico degli anni 1930 - 1945, il periodo di Stalin, Mussolini e Hitler. Si distingue dalle dittature perchè il partito coincide con lo stato, c’è il culto del capo, i gulag, i campi di sterminio, l’esercito del partito coincide con l’esercito di stato etc. Stalin è un personaggi carismatico, è riuscito a gestire il governo di un paese grande fino al 1953.

L’unione sovietica vedeva condizioni della popolazione spesso disperate, gli operai faticavano, i dirigenti del partito godevano di privilegi. Il comunismo, che dovrebbe prevedere l’ugualianza tra le persone, ha i suoi limiti. Ci sono persone che sono riuscite ad arricchirsi, l’ugualianza era un’utopia. Adottò la politica delle purghe, che raggiunse l’apice dal 1936 al 1939, attraverso la quale eliminava o allontanava tutti coloro che gli creavano problemi, coloro che si dichiaravano oppositori politici, i cattolici. Prima di andare nei gulag facevano i processi. C’era la propaganda, dove Stalin era un mito per la popolazione, che credeva negli esiti. Stalin instituì la pena di morte per i traditori, aveva gli informatori, una sorta di CEKA da cui aveva informazioni sulla società. I gulag sono sopratutto nella zona della Siberia, sono luoghi di reclusione e morte, dove i prigionieri lavoravano e poi venivano uccisi. Stalin annullò tutti i valori che sono necessari alla democrazia e dignità umana, e costruì il totalitarismo. In russia veniva fatto questo secondo Stalin per il bene dello stato. Il totalitarismo atomizza l'uomo, ovvero lo costringe alla solitudine. Deve indentificarsi solo con il partito al governo. Stalin portò ad estereme conseguenze l’idea di Lenin, esaltò lo stacanovismo, creò la nomenklatura, per la quale se un atleta russo doveva gareggiare andavano con lui gli uomini del partito. Erano privilegliati, disponevano di case grandi, automobile, Dacie, generi alimentari del mercato nero. Erano i membri del KGB, polizia politica, burocrati etc.

Stalin, detto uomo d’acciaio, nasce in Georgia da una famiglia contadina. Rimase orfano di padre. Entrò in seminario, sembra volesse diventare prete ortodosso. Divenne bolscevico, conobbe Lenin e fece una rapida carriera nel partito. Divenne segretario del partito e fece carriera. Si sposò due volte. Era alto 1.58m. Saliva su una pedana di legno, aveva avuto il vaiolo da bambino che gli rovinò la faccia. Con il passare del tempo la diffidenza aumentò, fece vittime anche tra i parenti.